La Storia di Tropea
Le origini di Tropea si intrecciano con miti, leggende e testimonianze di popoli che hanno solcato il Mediterraneo nei secoli. Dalla Magna Grecia all’età romana, dai Bizantini ai Normanni, la città ha sempre mantenuto un ruolo strategico e culturale di grande rilievo.
Le Leggende delle Origini
La tradizione vuole che il fondatore di Tropea sia stato Ercole, l’eroe mitologico, che durante il suo viaggio di ritorno dalle Colonne d’Ercole (l’attuale Gibilterra) si sarebbe fermato lungo le coste del Sud Italia per fondare una serie di città.
Nei territori circostanti sono state rinvenute tombe di epoca magno-greca, segno di un’antica presenza ellenica.
Epoca Romana
La storia documentata di Tropea inizia in epoca romana, quando lungo la costa Sesto Pompeo affrontò le truppe di Ottaviano Cesare. A sud della città, presso l’attuale Santa Domenica, sorgeva il porto commerciale di Formicoli (dal latino Forum Herculis), citato anche da Plinio e Strabone.
Grazie alla sua posizione privilegiata come terrazzo naturale sul mare, Tropea ebbe grande importanza anche per la navigazione e il commercio, come dimostrano i resti di cave di granito nell’area di Parghelia.
Dominazioni Bizantine e Normanne
In epoca bizantina Tropea divenne un centro fortificato: la città era protetta da imponenti mura difensive, note come le mura di Belisario. Sul promontorio si ergeva una chiesa di culto bizantino, simbolo della devozione e dell’arte del tempo.
Dopo un lungo assedio, i pirati arabi riuscirono a conquistarla, ma venne successivamente liberata dai Normanni, sotto i quali Tropea visse un periodo di prosperità, sviluppando commerci e arti.
Dagli Aragonesi ai Tempi Moderni
Durante la dominazione aragonese, Tropea continuò a prosperare, rafforzando il suo ruolo politico e religioso nella Calabria tirrenica. Le sue famiglie nobiliari contribuirono alla costruzione di palazzi, cortili e chiese che ancora oggi adornano il centro storico.
Nel Settembre 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, la città fu colpita da sei bombe sganciate da caccia americani: nessuna di esse esplose. L’evento fu interpretato come un miracolo attribuito alla Madonna di Romania, patrona della città. Due delle bombe inesplose sono oggi visibili all’interno della Cattedrale di Tropea.
Pasquale Galluppi
Pasquale Galluppi (1770–1846), celebre filosofo tropeano, è noto per i suoi studi di gnoseologia e filosofia morale. Le sue opere lo posero tra i protagonisti del pensiero italiano dell’Ottocento.
“La verità si conosce con l’esperienza interiore dell’atto del pensiero.”
(attribuita a Galluppi)
La sua memoria è oggi parte integrante dell’identità culturale di Tropea e ispira percorsi di visita tra archivi, palazzi storici e cortili del centro antico.

Veduta storica di Tropea, con il Santuario di Santa Maria dell’Isola sullo sfondo.